venerdì 11 aprile 2008

Amore di provincia

Andavano a messa insieme quella mattina. Era molto che non succedeva, lui sempre via e lei, sempre più vecchia, ad attenderlo con i soliti dolci ritornelli.
- Non so... -
- Cosa? -
- No, niente, pensavo... -
- Non vuoi più venire. -
- Ma che mi leggi nella testa? -
- No, ma ti conosco. -
- A si? Spiegamelo un pò allora, che io ancora non l'ho capito. -
- Ma che spiego io, che sono contadina. Io vado a messa, e ti ci porto con me. -
- Vengo e me lo fai spiegare, da chi? Da quel beccamorto di doniginio? Sempre li, dove l'ho visto da bambino la prima volta, rivolto ai fedeli, pauroso, antipatico, e severo, subdolo maledetto prete e... -
-...E basta mo però! Che maleparole sono queste in bocca tua! Va bene, Don Iginio è...é nu beccamuort! E vabbè! Ma mica vado li per lui e lo sai, scema io che ti dò retta. Sù sù, forza andiamo, che è tardi. -
- Va bene andiamo, vengo a messa.Tu, lo sai tu però che lo faccio solo perchè è tanto che manco, e starò poco, e chissà quando torno, e ti avevo promesso una giornata insieme e...e che avevo pensato di portarti a fare una gita? -
- Si lo sò, e sò pure che le vie del Signore sono infinite. E che le promesse terrene sò catenacci. Come la tua... -
- Andiamo va! -
- Andiamo. -
- E attenta li alle scale, guarda che inciampi, aspetta che t'aiuto.-
- Piano piano, non ti preoccupare. -
- Ho deciso. Ora che saliamo in macchina ti porto al mare. -
- Al mare? Ah ah! E che ci vado a fare io al mare? -
Andavano a messa insieme quella mattina. Era molto che non succedeva, lui sempre via e lei, sempre più vecchia, ad attenderlo con i soliti dolci ritornelli.

Nessun commento: