
domenica 27 gennaio 2008
Piccolo sogno

sabato 26 gennaio 2008
mercoledì 23 gennaio 2008
Winter on a solitary beach

Arrivato, in tutti i sensi, bravo. Giorno dopo, rotula e caviglia sinistra scricchiolanti, natica molto dolorante, muscoli ok. E’ solo la pigrizia che ci incula. Ora sono già più di trentasei ore che il sale e l’acqua del mare stanno ossidando il freddo metallo.
sabato 19 gennaio 2008
mercoledì 16 gennaio 2008
de ci sio ne

voglio essere letto
non voglio esser famoso
me ne fotto riccamente
tanto prima o poi stiro
intendo muoio
sticazzi del notorio
voglio essere criticato
incalzato
a Roma si dice blastato
ora inizio un promoting serrato
una promozione volgare e inutile
affine al mio essere
perciò prego gli sventurati riceventi
di dedicarmi 10 minuti di vita
tanto prima o poi
stirate pure voi
e non pensate,FANDOLO,di buttare tempo
tanto comunque
che lo vogliate o no
il vostro tempo si butta da se
s'allontana da voi senza un grazie
io
invece
grazie ve lo dico se mi sommergete di insulti
o peccaminosi commenti
o che ne so
comunque non mi farete sentire solo
una buona azione
per un tossico indipendente
kizz
non voglio esser famoso
me ne fotto riccamente
tanto prima o poi stiro
intendo muoio
sticazzi del notorio
voglio essere criticato
incalzato
a Roma si dice blastato
ora inizio un promoting serrato
una promozione volgare e inutile
affine al mio essere
perciò prego gli sventurati riceventi
di dedicarmi 10 minuti di vita
tanto prima o poi
stirate pure voi
e non pensate,FANDOLO,di buttare tempo
tanto comunque
che lo vogliate o no
il vostro tempo si butta da se
s'allontana da voi senza un grazie
io
invece
grazie ve lo dico se mi sommergete di insulti
o peccaminosi commenti
o che ne so
comunque non mi farete sentire solo
una buona azione
per un tossico indipendente
kizz
lunedì 14 gennaio 2008
A.A.A.
Se penso alle cazzate che ho fatto nella vita.
Alle gocce che son piovute in testa.
Non pensare al treno profumato e moro
Quello evitato con dolore.
Che stupidoNGIOVanniBUTTAtiRENDI conto!?
Capisci ho ti faccio un disegno?
Frustrazione insopportabile
Frustrazione assordante.
Mi hanno offerto buon vino rosso
Ho bevuto.
Mi hanno offerto sorrisi
Sono fuggito.
Pugilato paradenti e rintronìe.
Arrampicata down hill cross hill.
Apnea atmosfere fischi nelle orecchie
Qualcuno ha voglia di picchiarmi?
Un picchetto nel cuore, un altro ancora
Apriamo una nuova via.
Vene ai polsi, cappi, tagliole e poveri lupi.
Veleno antidoto e poi ancora veleno.
Rabbia d’esser sano
Malato.
Amore che non inseguo
Ma
Che non so rinunciare.
Non dimentico ma vorrei.
Quando mi chiedo
Ma chi cazzo è che comanda qui dentro!?
Avverto solo sguardi complici
Specchi ammiccanti
Cameriere svestite e pianisti falliti.
Chi è che comanda?
Solo specchi
Chi è?
Qualcuno dice sia io.
Chi?!?
Tu
Alle gocce che son piovute in testa.
Non pensare al treno profumato e moro
Quello evitato con dolore.
Che stupidoNGIOVanniBUTTAtiRENDI conto!?
Capisci ho ti faccio un disegno?
Frustrazione insopportabile
Frustrazione assordante.
Mi hanno offerto buon vino rosso
Ho bevuto.
Mi hanno offerto sorrisi
Sono fuggito.
Pugilato paradenti e rintronìe.
Arrampicata down hill cross hill.
Apnea atmosfere fischi nelle orecchie
Qualcuno ha voglia di picchiarmi?
Un picchetto nel cuore, un altro ancora
Apriamo una nuova via.
Vene ai polsi, cappi, tagliole e poveri lupi.
Veleno antidoto e poi ancora veleno.
Rabbia d’esser sano
Malato.
Amore che non inseguo
Ma
Che non so rinunciare.
Non dimentico ma vorrei.
Quando mi chiedo
Ma chi cazzo è che comanda qui dentro!?
Avverto solo sguardi complici
Specchi ammiccanti
Cameriere svestite e pianisti falliti.
Chi è che comanda?
Solo specchi
Chi è?
Qualcuno dice sia io.
Chi?!?
Tu
sabato 12 gennaio 2008
Across the universe

Le parole scorrono come pioggia incessante dentro una tazza di carta
Scorrono selvaggiamente e scivolano via
Attraverso l’ universo
Pozze di dolore, onde di gioia vanno alla deriva nella mia mente aperta
Mi possiedono e mi accarezzano
Niente cambierà il mio mondo
Niente cambierà il mio mondo
Immagini di luce frammentata che ballano davanti a me
come un milione di occhi
Continuano a chiamarmi
Attraverso l’ universo
I pensieri vagano come il vento senza riposo nella cassetta
della posta
Procedono alla cieca mentre si fanno strada
Attraverso l’ universo
Suoni di risate, ombre di vita squillano nelle mie orecchie
aperte
Mi incitano e mi invitano
Amore immortale senza limiti, che splende intorno a me come un milione di soli
Continua a chiamarmi
Attraverso l’ universo
John Lennon- Paul McCartney
Scorrono selvaggiamente e scivolano via
Attraverso l’ universo
Pozze di dolore, onde di gioia vanno alla deriva nella mia mente aperta
Mi possiedono e mi accarezzano
Niente cambierà il mio mondo
Niente cambierà il mio mondo
Immagini di luce frammentata che ballano davanti a me
come un milione di occhi
Continuano a chiamarmi
Attraverso l’ universo
I pensieri vagano come il vento senza riposo nella cassetta
della posta
Procedono alla cieca mentre si fanno strada
Attraverso l’ universo
Suoni di risate, ombre di vita squillano nelle mie orecchie
aperte
Mi incitano e mi invitano
Amore immortale senza limiti, che splende intorno a me come un milione di soli
Continua a chiamarmi
Attraverso l’ universo
John Lennon- Paul McCartney
mercoledì 9 gennaio 2008
L'AUTOMOBILE. arbitrarietà, magia e crimine

Ho uno strano modo di collocare i ricordi nel tempo. Non mi riesce proprio di fare mie date precise, orari e quant’altro. Questo però non vuole dire affatto che non abbia memoria. Forse è semplicemente dislessica. Più o meno 4-5 anni fa vivevo in pieno un periodo assai libertino. Come chiave di lettura l’abitudine mia e di altri compagni di svegliarsi il venerdì ed in serata essere alla torre. A mezzanotte andare al fu bocciodromo di Testaccio (che noi chiamavamo bruciodromo, che simpatici). Ballare e socializzare fino a mattina. Continuare il sabato in relax fino alla sera, di solito alla torre. Dalle 22:00 in poi cominciava l’infoline del rave. Ricerca morbosa per alcuni. Prima o dopo si otteneva risposta, vaga, perciò prima o dopo si trovava il posto occupato. Poi, nella tarda mattinata di domenica, se non dopo, andare via, finendo di vivere la domenica. Poi finalmente a letto.
Era estate, forse luglio, forse cinque anni fa. Forse tornavo verso quella che una volta era casa mia ora infestata da poveri topi. Comunque, ero la intorno in quel periodo, così funziona. Camminavo sotto un sole caldo in testa come piombo, pensieroso e indigente, neanche una sigaretta.
Una volta ero in moto, fermo al semaforo di un incrocio. Dall’altra parte, ad almeno venti metri, turbinava un foglietto. Non so come ma seppi subito che erano soldi. Pensavo contemporaneamente di essere scemo e di avere ragione mentre poggiavo la moto e correvo diagonalmente la strada verso quello svollazzio. Venti euro. Ancora oggi non mi spiego come fu possibile vederli.
Passai di fianco ad una macchina parcheggiata. Dopo pochi passi tornai indietro convinto che fosse aperta e che ci fosse un pacchetto di sigarette fra i sedili. Mi sbagliavo? No, anzi, questo macicino d’auto aveva anche le chiavi attaccate. Presi di corsa il pacchetto e allontanandomi di buon passo meditai sul fattore chiavi.
Dopo circa dieci-trenta giorni si era a cena da mamma con mio cugino fratello. Una bella serata normale dopo la quale fummo sulla Tuscolana ad aspettare il notturno. Per fare cosa? Per andare dove? Pensammo al rave. Purtroppo però sapevamo che i vari sound romani avevano organizzato una storia grossa nella pineta di Campo di carne, Nettuno. Dirottare l’autobus? Cercare un passaggio nei soliti posti? Un pensiero luciferino e un piano degno di lui quand'è ubriaco. Attraverso tre tappe, tuscolana-termini, termini-Venezia, Venezia-monte Mario e una bella passeggiata fummo al punto x con la sola speranza che fosse ancora lì. Un buon piano d’azione, molto liberal. A tarda notte l’auto non c’era. Ero quasi felice ma qualcuno in testa mi suggerì di fare semplicemente qualche passo ancora. Aveva ancora una volta ragione. Non l’avevo mai fatto, non l’ho più fatto, d’avere un palo per cugino che ha per parente un ladro di galline. Non partiva come nei film quando si è braccati poi finalmente un rombo spolmonato. Il compare saltò a bordo e mi esibii in un’involontaria partenza con sgommata picara. C'era un po’ di benzina, c’era il pieno di gas. Quante risate a difesa dalla paura. Quanta notte quella notte. Nel naturale buio fra venerdì e sabato il capitale a-sociale era di pochi euro. Programma della festa minimale: da ven notte a dom no stop multi sound system. Si decise comunque per una soluzione finale. Concluso il party riordinare l’auto che era uno schifo già di suo, abbandonarla in un buon posto e telefonare anonimamente alla polizia. Attraverso vie non facilmente prevedibili non fu per niente così che andarono le cose. Ci separammo definitivamente, mesi dopo, a Novara.
- continua -
sabato 5 gennaio 2008
www.nonlosapevo.com
Ho visto un filmato su you tube che mi ha molto scosso. Non so nemmeno se consigliarne la visione. Io stesso ho spento direttamente tutto internet senza andare oltre.
E' un video di denuncia e ho scoperto che già se ne è occupato il programma "le iene".
Un investigazione conclusa nel 2006 nel nord della Cina per dimostrare le barbare torture inflitte ad animali da pelliccia come procioni e cani.
Consiglio invece di guardare il servizio delle iene almeno per farsi un'idea. Please...
p.s. per chi volesse davvero vederlo questo è il link:
http://www.youtube.com/watch?v=RG8p4BPOR2U
E' un video di denuncia e ho scoperto che già se ne è occupato il programma "le iene".
Un investigazione conclusa nel 2006 nel nord della Cina per dimostrare le barbare torture inflitte ad animali da pelliccia come procioni e cani.
Consiglio invece di guardare il servizio delle iene almeno per farsi un'idea. Please...
p.s. per chi volesse davvero vederlo questo è il link:
http://www.youtube.com/watch?v=RG8p4BPOR2U
Iscriviti a:
Post (Atom)